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È noto come l'opera di Medardo Rosso (Torino 1858 - Milano 1928) sia considerata "instabile", frutto di vibrazioni spazio-temporali che ne contraddistinguono la potente ma incerta presenza. L'artista fotografava le proprie sculture, la loro installazione e posizione nello spazio, "sigillava" infine con un'ulteriore fotografia l'intera sequenza, dando così testimonianza di come la fotografia appartenesse di diritto alla sua poetica. Angelo Garoglio, facendo tesoro della ricerca e degli intenti di Rosso, ci mostra la sua visione, presentando immagini di opere del grande maestro. Tra le immagini spiccano, in particolare, gli scatti di Madame X, opera considerata dallo scultore "figlia prediletta" e capolavoro donato insieme ad altri sette a Ca' Pesaro nel 1914 in occasione della XI Biennale di Venezia.